Tomorrow see the things that never come
(N. Young, Birds)
Nel 1970 Robert Altman dirige il film “Brewster McCloud”, in Italia uscito con il titolo “Anche gli uccelli uccidono”. La vicenda descrive il sogno di un giovane, impegnato a costruire un macchina che gli permetta di volare. Accanto a lui c'è la giovane Lousie che, anche se condivide il suo sogno e lo ricambia, ha deciso che non si concederà sessualmente a lui finché il loro progettto non si sarà realizzato. La relazione con Louise si interromperà quando Brewster avrà un rapporto con la giovane Suzanne. Dunque c'è un sogno vincolato a un patto di castità che si spezza quando quella purezza viene meno: volare preclude leggerezza, assenza di corporeità, sguardo rivolto al cielo, mentre il richiamo del piacere sessuale conduce verso il basso e distoglie la vista da quel loro ideale. Nel frattempo nella storia avvengono misteriosi omicidi, tutti legati da un comune denominatore, infatti continuano a morire tutte le persone che, per un motivo o per un altro, si frappongono tra Brewster e la realizzazione del suo progetto. Saranno solamente le parole di Suzanne che, ascoltata la confessione degli omicidi da parte di Brewster, condurrà la polizia all'interno dell'Astrodome dove il giovane tenterà fallendo il volo e si schianterà al suolo.
Paradossalmente nella vicenda gli
omicidi non si configurano come crimini efferati, mentre l'abiura dal patto di purezza conduce il protagonista al fallimento dello scopo
e alla morte. Brewster personifica di fatto il sogno fallito di
un'intera generazione che aveva riposto negli ideali di amore, pace e
fratellanza le basi per la costruzione di una nuova era. Infatti tra
il 1968 e il 1969 quel sogno che sembrò davvero realizzarsi,
s'infranse e precipitò: si dissolse nell'omicidio di Sharon Tate,
uccisa il 9 agosto 1969 dai seguaci di Charles Manson, convinti di
poter far esplodere una rivoluzione contro la società borghese e
capitalista; si dissolse nell'immondizia lasciata dal festival di
Woodstock, tenutosi tra il 15 e il 18 agosto 1969, in cui, all'apice
della diffusione della cultura hippie, si affacciò per la prima
volta l'idea che dietro a quel mondo ci poteva essere anche una
montagna di denaro.
Il film di Altman riflette
sulla perdita della purezza di quel mondo giovanile piuttosto che
sulla sconfitta avvenuta per l'opposizione degli ambienti
conservatori della società. Il fallimento di quel sogno, racchiuso
nella metafora del volo, ebbe più cause interne che esterne,
poiché la sconfitta di quella visione generazionale avvenne non
tanto per la repressione della polizia e dell'esercito, quanto piuttosto
per l'accettazione dei medesimi meccanismi economici degli
oppositori, ovvero quando i figli dei fiori introiettarono le stesse dinamiche
finanziarie di scambio e di produzione dei loro padri. In questa direzione, in "Anche gli uccelli uccidono", accettare la relazione con
Suzanne da parte di Brewster compromise irrimediabilmente il patto
con Louise, facendo venire meno il sostegno utopistico che reggeva il sogno del volo e, allo stesso modo, la generazione del '68 scegliendo la
lotta armata e lo scontro omicida (si consideri che i Weatherman si
costituiscono nel 1969) non condusse due schieramenti inconciliabili
alla guerra, ma al fallimento della generazione del
sessantotto che, nata per essere geneticamente diversa da quella dei
padri, finì con il divenire l'altra faccia della stessa medaglia.
Poco dopo l'uscita di “Anche gli
uccelli uccidono” morirono Jimi Hendrix, il 18 settembre e Janis
Joplin il 4 ottobre 1970, mentre l'escalation della lotta armata
iniziò di lì a poco, tanto che nel 1970 i Weatherman pubblicarono
una “dichiarazione di guerra” contro il governo degli Stati
Uniti. Fu l'inizio di una stagione nata già morta, finita
nell'attimo esatto in cui nacque, sconfitta nel preciso momento in cui
cominciarono ad esplodere le bombe e a morire persone innocenti. Forse per questo in
“Pastorale americana” Philip Roth, a proposito di quel sogno
infranto, disciolto nel terrorrismo, fa pronunciare alla giovane protagonista, che aderisce alla lotta armata, queste parole:
“capire bene la gente non è vivere. Vivere è capirla male,
capirla male e male e poi male e, dopo un attento riesame ancora
male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando”.
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